#VIDEO: How are indie devs using low poly graphics?
Un excursus sulle caratteristiche dello stile low-poly. Pochi poligoni, tanta grafica!
Un excursus sulle caratteristiche dello stile low-poly. Pochi poligoni, tanta grafica!
“Segnalo il libro free del giorno by PacktPub: The Game Jam Survival Guide”
“In terms of indie games, I would divide the teams into two categories. There are developers who are on fire with an idea, drop everything else to pursue it, and invest their money in making it happen. This earns respect regardless of the commercial results. The other indie category is small teams who came together for whatever reason, and are trying to make a business out of it: they focus on what game will be best accepted by the market, where there is a niche, and where they can get a foothold. This isn’t very different from normal commercial development, but the scale is smaller.”
Torna anche quest’anno la LocJAM, la jam dedicata ai traduttori (o aspiranti tali) di videogiochi.
Un editor di livelli per il Prince of Persia originale, quello per Apple II!
Dopo la debacle di Steam, è Minecraft a riprovarci con le mod a pagamento: le versioni Windows 10 e quella mobile del gioco avranno un marketplace dove si potranno scaricare le creazioni (skin, texture, mondi, minigiochi e quant’altro) creati dagli utenti.
Un “emulatore” per far girare le app Android nativamente in Linux
Godot continua ad aggiornarsi e ad avvicinarsi alla versione 3.0: quest’ultimo update implementa un exporter web, il sistema GDNative (che permette un’interfacciamento più semplice con moduli esterni di codice e librerie varie), e un nuovo sistema particellare.
A fine aprile al Far East Film Festival di Udine, un laboratorio di due giorni organizzato da Playing The Game.
Anche il Wall Street Journal affronta la questione dell’outsourcing nell’industria videoludica, prendendo come esempio il caso dei creatori di Rocket League.