Campus Party 2018, quattro giorni tra tende e talk a Milano

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Come alcuni di voi sanno, da mercoledì 18 a sabato 21 io e Alessandro di The Indie Toaster siamo stati al Campus Party.

In questi quattro giorni abbiamo avuto l’occasione di conoscere numerosi speaker, professionisti dell’industria, e di confrontarci con loro circa numerose tematiche per noi rilevanti. Tutto sommato l’evento è stato parecchio interessante e formativo, ed ha ristorato in noi un po’ di speranza nel fatto che esistano realtà che vogliano puntare sui giovani, considerandoli una risorsa e non un peso. Un fatto di cui siamo molto soddisfatti, e che ci ha fatti uscire dall’evento con un po’ più di fiducia.

GIORNO UNO

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Tende a non finire

Una volta arrivati al Campus Party, dopo esserci sistemati nell’area tende (che – ci han suggerito – assomigliava molto a un centro per immigrati) siamo andati a esplorare le aree dell’evento.

Mi aspettavo più giochi e cose da vedere, ma c’era un’area di retrogaming, e sono rimasta incollata a Puzzle Bobble e Super Mario per ore, quindi non mi è andata poi così male. Oltre a quelli, nell’area Experience (quella aperta al pubblico) c’era una megapista per il volo di droni, un emulatore di auto da corsa Red Bull, un’area gaming offerta da ASUS, un paio di indie e un’area VR offerta da AnotheReality.

Si è fatta subito sera, e a quel punto siamo andati a sentire Mentana blastare gente e parlare di fake news mentre pubblicizzava il suo nuovo giornale online.

GIORNO DUE

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Jon “freakin’ maddog” Hall

Dormire in tenda si è rilevato piuttosto complicato. La gente ha urlato per tutta la notte, e le luci non sono mai state spente. Mi sono svegliata di continuo. Il risultato? Una schiena dolorante e la necessità di razziare Red Bull omaggio dalle tende vuote all’interno del campus.

Dopo un cappuccino e qualche energy drink di troppo siamo andati ad ascoltare i talk, cosa che è stata la nostra principale attività durante l’evento.

Proprio venerdì è stata la giornata dedicata al talk di Andrea Basilio, game designer e creative director presso i Lunar Great Wall Studios e a quello di Andrea Moro, web designer di Lega Nerd, su come strutturare al meglio un blog.

Nella stessa giornata, Jon “freakin’ maddog” Hall, pezzo grosso in Linux, ha fatto la sua prima comparsa per parlare di open source e delle possibilità che offre.

Abbiamo poi assistito ad un’interessante lecture sul crowdfunding e su come ottenere investor, schivando alla grande la discoteca a tema sigle di serie TV e cartoni animati, costituente l’intrattenimento della serata. Il Link, che avevamo incontrato quella mattina, era chiaramente infastidito dalla cosa e sull’orlo della bestemmia.

GIORNO TRE

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Fabio “Kenobit” Bortolotti

Abbiamo riposato decisamente meglio, complice la stanchezza del giorno precedente, godendoci così i talk in programma. Abbiamo assistito a una analisi sui Big Data e su come essi possano contribuire alle scelte di game design e aiutarle , rispondendo alle esigenze del pubblico.

Dopo è stato il momento di IVIPRO – Italian Videogames Program, che offre un database di storie ambientate nello stivale, e possibilità di collaborare coi vari comuni per costruire videogame. Potete trovare qui il nostro articolo a riguardo.

Ho partecipato anche a un open talk moderata da Kantar, azienda che si occupa di analisi dati e interviste, con Agos, Sky e Vodafone circa la percezione dei servizi da loro offerti da parte dei giovani.

A quel punto siamo scappati per qualche oretta dal campus, per respirare un po’ d’aria fresca, prenderci un po’ di pioggia e mangiare pizza seduti sotto le serrande di un qualche negozio.

La sera, dopo essere ritornati alla base, Kenobit ha ravvivato il clima mixando live musica a 8 bit proveniente dal suo Game Boy. Tutto molto truzzo, tutto molto bello.

GIORNO QUATTRO

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Il talk di AESVI

Ci siamo svegliati grazie a un megafono attaccato a un congegno anti-mina militare. Cose che capitano solo ad una fiera geek.

La giornata non ha offerto moltissimi talk a cui fossimo interessati, pertanto ci siamo messi a lavorare un po’ sul nostro sito, mentre Mr. Maddog, che è rimasto al Campus Party per tutta la sua durata, si beveva un caffè davanti a noi e rispondeva a mail di lavoro.

L’incontro più interessante è stato probabilmente quello sullo sviluppo di videogiochi in Italia organizzato da AESVI, a cui hanno partecipato Michele “Il Budello” Bertolini di 34BigThings e Francesco Bruschi di 3DClouds.

Essendo l’ultima sera, abbiamo assistito alla premiazione dei vari hackathon e al party di saluto organizzato da RDS.

Abbiamo poi passato parte della nottata a chiacchierare coi nostri vicini di tenda, gente molto simpatica grazie alla quali ci siamo divertiti ‘na cifra, durante tutti questi giorni.

GIORNO CINQUE

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Risvegli traumatici

Mi sono svegliata presto, troppo presto. Questo mi ha dato l’occasione di vedere gente portarsi via cinquanta tende dall’evento, mentre gli organizzatori avevano raccomandato di prenderne massimo due a testa.

Il clima era un po’ quello di un’apocalisse, e i nostri istinti primordiali di sopravvivenza si sono così risvegliati. L’anarchia regnava sovrana, si vendevano tende e red bull al mercato nero, la sera prima ho dovuto spostare la mia vicina a quella di Ale e dei nostri nuovi amici per evitare di lasciarla incustodita e nelle mani dei predoni. Gli stessi che giusto un paio di ore prima avevano cercato di fregare quella di una ragazza del gruppo, con lei dentro.

Abbiamo raccolto le nostre cose e ci siamo diretti verso la stazione, stanchi come se avessimo corso una maratona, ma davvero soddisfatti dell’esperienza che, nonostante qualche carenza, è stata un’occasione di apprendimento e di conoscenza di tante fantastiche persone.

Ovviamente, non mancheremo l’anno prossimo!

Faccio un fix:
L’ area gaming di ASUS, se è quella VR, in realtà era di AnotheReality. Diciamo che ci hanno messo un pò di rollup di troppo e sembrava loro xD

Gounemond era quella nell’angolino, c’era asus no? Al massimo aggiungo AnotheReality che mi sono dimanticata

ElisaNap fatto!

Bel report! La foto con la tromba militare che passa tra l’accampamento potrebbe fare da concept art ad un gioco tipo “Italia: 2050” 😃

Wintermute bomba!

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